In splendida posizione nel mezzo dei prati dell’arioso Monte Alino, si trova l’oratorio di S. Antonio da Padova, nato per devozione popolare dopo la peste del 1630. Nei secoli scorsi, durante l’estate, presso la chiesa officiava un cappellano che celebrava le funzioni per le famiglie che vivevano nelle cascine lì attorno, coltivando la terra e allevando bestiame.
All’interno sull’unico altare è posta la pala con Sant’Antonio da Padova realizzata dal pittore bergamasco Carlo Ceresa (1609-1679), mentre sulla volta dell’abside si può ammirare la pala recentemente restaurata di ignoto pittore bergamasco del XVIII secolo rappresentante l’Incoronazione della Vergine.
L’eleganza del volto della Madonna e l’originale svolazzo del mantello aperto a vela del Padre fanno pensare all’ambito della scuola del Carpinoni. Sulla parete di sinistra, di particolare rilievo perché ritrae un soggetto raro, si trova un dipinto settecentesco di autore ignoto raffigurante il Beato Alberto da Villa d’Ogna morente, al quale una colomba reca l’Eucarestia. Sull’arco del presbiterio è rappresentato il Miracolo dell’asino, episodio tratto dalla vita del Santo.